Museum Pass Tour
Descrizione
Ci sono giorni in cui Venezia è completamente invasa dalla folla e non riesci a trovare respiro nemmeno negli angoli più tranquilli della città.
Alcune volte, invece, fuori piove e magari vorresti ripararti all’interno del Palazzo Ducale o della Basilica di San Marco ma le code sono infinite.
Anche la calura estiva e l’umidità a volte possono essere insopportabili e un po’ di frescura per le calli diventa un miraggio.
Oppure semplicemente non hai molto tempo ma vorresti lo stesso scoprire alcuni musei al di fuori dei soliti itinerari.
Cosa fare? Come potersi godere Venezia in queste occasioni? Soprattutto quando si è aspettato tanto per poterla visitare…
Noi ti offriamo una ricetta: i nostri MUSEUM PASS TOUR.
Ti offriamo la possibilità di rifugiarti all’interno di due o più musei meno frequentati usufruendo del prezzo ridotto dei biglietti integrati previsti dai musei.
Avrai così anche l’opportunità di conoscere ed ammirare alcune bellissime dimore veneziane e di farti sorprendere dalla storia delle loro famiglie.
E’ un’occasione anche per immergerti nei tesori dell’arte veneziana concentrandoti solo sulle opere più significative, sfruttando al meglio il tuo tempo e il tuo denaro.
Sta solo a te scegliere la tua combinazione e quale parte della città esplorare con noi!?!
In un paio d’ore puoi fare una piacevole passeggiata e una breve visita ad un paio di musei a scelta tra 5 combinazioni che puoi vedere anche nella mappa. Nelle schede dei musei trovi alcune informazioni sulla visita e su ciò che vedrai con noi.
Ca' d'Oro + Ca' Grimani
Collezionisti a confronto
BIGLIETTO: 13 euro
QUANDO: La visita si può effettuare tutti i giorni tranne il lunedì.
Elegantissimo palazzo tardogotico sul canal grande, La Ca’ d’Oro ancora conserva, nel suo complesso, la struttura dell’antica casa fondaco veneziana. Esso ospita su due piani l’importante collezione d’arte del barone Giorgio Franchetti (1865-1927) comprendente mobili, dipinti, medaglie, arazzi, bronzetti e sculture che egli donò, insieme al palazzo, allo Stato italiano nel 1916.
COSA VEDRETE CON NOI
- Il cortile con i suoi magnifici mosaici
- La famosa tela raffigurante San Sebastiano di Andrea Mantegna
- Le vedute di Francesco Guardi
Dimora di una delle più importanti famiglie del patriziato veneziano che annovera tra i suoi discendenti personaggi famosi come il Doge Antonio Grimani e il patriarca di Aquileia Giovanni Grimani; quest’ultimo, a partire dalla metà del ‘500, iniziò a collezionare pezzi importantissimi di statuaria greca e romana insieme a medaglie, cammei, gemme. L’architettura del palazzo fonde elementi tosco-romani con l’ambiente veneziano: particolarmente suggestivi sono la Tribuna, già sede dell’eccezionale raccolta archeologica di Giovanni, e la bellissima scala di accesso decorata con lavorazione a stucco e marmorino, forse la prima di questo tipo a Venezia. Straordinarie sono le decorazioni pittoriche.
COSA VEDRETE CON NOI
La Tribuna
Lo scalone
La sala a fogliami
Ducale + Correr
Dalla Repubblica alle dominazioni
BIGLIETTO: Intero: 30,00 euro
Ridotto: 15,00 euro (previste riduzioni per acquisti online con largo anticipo)
QUANDO: La visita può aver luogo tutti i giorni
Capolavoro dell’arte gotica, il Palazzo Ducale fu per secoli la sede del governo della Repubblica di Venezia, nonché la residenza del Doge e fu pure luogo di detenzione. Eccezionale risultato di stratificazioni architettoniche, fu decorato dai più grandi artisti del Cinquecento e ancora oggi incanta per la magnificenza delle sue sale e la sua ricchissima storia.
COSA VEDRETE CON NOI
Il cortile con la Scala dei Giganti
Sala del Collegio
Sala del Maggior Consiglio
Ponte dei Sospiri
Prigioni Nuove
L’edificio viene progettato negli anni in cui Venezia, ormai persa la sua indipendenza, fa parte del Regno d’Italia (1806-1814) di cui Napoleone è il sovrano. Il palazzo dovrebbe costituire la sede di rappresentanza dei nuovi sovrani, ma l’impresa avrà termine solo a metà Ottocento, diventando la sede della Corte Asburgica, nelle frequenti visite a Venezia, e delle rappresentanze politiche, militari e diplomatiche del Lombardo-Veneto.
Oltre alle sale imperiali, oggi il museo ospita la ricca collezione di capolavori dello scultore Antonio Canova e l’eclettica collezione di Teodoro Correr.
COSA VEDRETE CON NOI
Salone da ballo
Stanze dell’imperatrice Sissi
Sale canoviane
Fortuny + Ca' Pesaro
Venezia nel Novecento
BIGLIETTO: 15 euro + 2 per la gondola per attrversare in Canal Grande
QUANDO: La visita può aver luogo tutti i giorni eccetto il lunedì e il m artedì
Uno dei più begli esempi di palazzo gotico veneziano costruito per la famiglia Pesaro nella seconda metà del ‘400. Acquistato nel 1899 da Mariano Fortuny y Madrazo, eclettico e geniale pittore, scenografo e inventore, che ne fa la sua dimora e il suo laboratorio dove crea anche stoffe e tessuti stampati, e, in sodalizio con la moglie Henriette, dà vita a Delphos, l’abito in seta plissettata che lo renderà famoso in tutto il mondo.
COSA VEDRETE CON NOI
- Il Giardino d’Inverno
- Il prototipo originale dell’abito Delphos
- L’atelier dell’artista
- Il terrazzo
Imponente palazzo sul Canal Grande, fu costruito per la ricchissima famiglia Pesaro nella seconda metà del VII secolo. Acquistato dalla famiglia Bevilacqua alla fine dell’Ottocento, diviene proprietà della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa che decide di destinare il palazzo all’arte moderna, lasciandolo a questo scopo alla città. Dal 1902 è sede permanente della Galleria Internazionale d’Arte Moderna, ma ha anche ospitato, negli anni tra il 1908 e il 1924, le storiche Mostre Bevilacqua La Masa che, in vivace contrapposizione alle Biennali di Venezia, favorirono una giovane generazione di artisti.
COSA VEDRETE CON NOI
La Giuditta II (Salomé) di Gustav Klimt
Il Pensatore di Rodin
Natura morta di Giorgio Morandi
La corte e l’androne
Ca' Mocenigo + Casa Goldoni
Venezia e le arti
BIGLIETTO: 12 euro
QUANDO: La visita può aver luogo tutti i giorni eccetto il lunedì e il mercoledì
Nel 1945 l’ultimo discendente della nobile famiglia Mocenigo donò questo palazzo al Comune di Venezia. Dopo lunghi restauri, nel 1985 fu aperto come museo e divenne anche he la sede del Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo. Nelle sue sale vengono evocati diversi aspetti della vita e delle attività del patriziato veneziano tra XVII e XVIII secolo, con l’esposizione di preziosi abiti e accessori antichi, mobili settecenteschi e ottocenteschi, strumenti originali per la produzione dei profumi, che documentano la perizia degli artigiani del tempo e l’eleganza raffinata e lussuosa per la quale i veneziani erano famosi.
COSA VEDRETE CON NOI
Capi di abbigliamento secondo la moda del XVII e XVIII secolo, realizzati in tessuti operati, impreziositi da ricami e merletti
Mobilio e oggetti di vetro soffiato originali del XVIII e XIX secolo Essenze, profumi, portaprofumi antichi e strumenti per la produzione del sapone e dei profumi.
Bel palazzetto gotico, si tratta di uno dei migliori esempi dell’architettura civile veneziana tra la fine XIV e l’esordio del XV secolo. Dimora dalla fine del ‘600 della famiglia Goldoni, qui nacque Carlo, destinato a diventare uno dei più grandi commediografi dell’Europa del XVIII secolo.
Nel 1931 il palazzo fu donato al Comune di Venezia che successivamente vi aprì il Museo Goldoniano e Centro di Studi Teatrali.
COSA VEDRETE CON NOI
Il portego con la bella vera da pozzo e la scala interna
Mobili e oggetti originali del XVIII secolo – che si collegano strettamente all’ambientazionescenica delle commedie di Carlo Goldoni
Il teatrino delle marionette del XVIII secolo
Accademia + Guggenheim
Dalla tradizione alle avanguardie
BIGLIETTO: 9 euro+14 euro con sconto Dorsoduro Museum Mile
QUANDO: La visita può aver luogo tutti i giorni eccetto il lunedì pomeriggio e il martedì
Le Grandi Gallerie dell’Accademia si trovano all’interno di un complesso formato da più edifici storici: la chiesa di Santa Maria della Carità fondata nel XII secolo, il suo monastero e gli spazi della Scuola Grande omonima.
Solo nel 1807 gli stabili del complesso di Santa Maria della Carità, diventati per editto napoleonico proprietà demaniale, furono destinati a sede dell’Accademia di Belle Arti con annesse Gallerie e ne seguì una serie di lavori di ristrutturazione che rivoluzionò completamente le strutture interne di questi edifici. La collezione in essi ospitata si configurava inizialmente come silloge della pittura veneta, ma in seguito fu arricchita con molte acquisizioni tra cui una prestigiosa collezione grafica e scultorea. Nel 1881 si decretò la separazione della scuola dell’Accademia dalle raccolte d’arte, e soltanto recentemente si è terminata una grande operazione di restauro, ampliamento e
riallestimento delle ricchissime raccolte custodite in questa importantissima istituzione veneziana.
COSA VEDRETE CON NOI
Alcune opere della sala dei Primitivi
La Pala di San Giobbe di Giovanni Bellini
Capolavori di Hieronymus Bosch
Capolavori di Giorgione
Il convito a casa di Levi di Veronese
La Pietà di Tiziano Vecellio
Il Miracolo dello Schiavo di Jacopo Tintoretto
Alcuni capolavori di Vittore Carpaccio
Nel 1949 la celebre magnate e collezionista americana Peggy Guggenheim acquista l’incompiuto Palazzo Venier dei Leoni, un edificio costituito unicamente da un seminterrato e da un primo piano, sul Canal Grande, e ne fa la propria casa-museo. Già famosa per aver esposto alla Biennale del 1948 opere cubiste, astratte e surrealiste di artisti americani fino ad allora sconosciuti in Europa, a partire dal 1951 Peggy inizia ad aprire la propria
casa al pubblico, per alcuni pomeriggi alla settimana, dalla primavera all’autunno. Nel corso degli anni continua a collezionare e sostenere artisti e nel 1962 viene insignita della cittadinanza onoraria della città di Venezia. La sua collezione, che oggi fa parte della Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York, è ancora oggi la collezione d’arte moderna più importante in Italia.
COSA VEDRETE CON NOI
Il cubismo: capolavori di Pablo Picasso
Alcuni capolavori del Futurismo
L’astrattismo: capolavori di Vasily Kandinsky
L’espressionismo astratto: alcune opere di Jackson Pollock
Il surrealismo: capolavori di Max Ernst e Juan Mirò
L’impero della luce di René Magritte
L’arte cinetica: i Mobiles di Alexander Calder